Menu

Arditismo civile

In Stock

 12.00
Confronta
COD: ISBN: 9788898215102 Categoria:

Product Description

Ferruccio Vecchi nacque a Sant’Alberto, in provincia di Ravenna, il 22 Marzo 1894 da una famiglia di sentimenti repubblicani-mazziniani. Trasferitosi con i genitori a Bologna nel 1913, si trovò immerso ben presto nel clima “insurrezionale” della lotta tra interventisti e neutralisti, sposando con sincera passione patriottica e irredentista le lotte studentesche a favore dell’entrata in guerra dell’Italia.
Chiamato alle armi, dopo il Corso Allievi Ufficiali, fu assegnato ad un Reggimento di Fanteria e poi, volontario, venne trasferito nel XXX Reparto d’Assalto. In queste unità speciali, in quello che sarà l’ultimo anno di guerra, assorbirà tutta la mistica guerriera che sarà una caratteristica peculiare propria per il resto della sua vita.
L’Italia del primo dopoguerra rappresentò per Ferruccio Vecchi – e per tutti quelli come lui – una profonda delusione.
Per lui la strada era già scritta. La guerra sarebbe continuata. Se ieri si era combattuto contro i nemici esterni della Patria, ora era la volta di affilare le armi contro i nemici interni della Nazione.
Fu così che nel Gennaio 1919, rispondendo all’appello di Mario Carli, fondò a Milano la sezione dell’Associazione fra gli Arditi d’Italia.
Le prime riunioni milanesi delle Fiamme Nere si tennero presso la Casa Rossa di Filippo Tommaso Marinetti, in Corso Venezia n. 65, cosa che permise al sodalizio di “assorbire” tutta l’incendiaria impostazione poetica e artistica della politica futurista. Nasceva e si consolidava quella simbiosi tra futuristi e Arditi che, spesso, erano la stessa cosa, incarnando nella figura dell’“uomo nuovo”, l’artefice del futuro.
Figura molto complessa, durante il Fascismo visse ai margini della vita politica, dedicandosi alla letteratura e alla scultura, divenendo apprezzato artista.
Si spense a Castelfranco Emilia nel 1960.

Informazioni aggiuntive

Autore

Casa Editrice

X