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Confessione indogermanica

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COD: ISBN: 9791280995131 Categoria:

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Il 1942 è un anno fatidico per la Germania. Tenebre sempre più fitte s’addensano nel cielo d’Occidente. Mentre nell’ombra già si vanno profilando le fiamme del rogo di Stalingrado, il Reich di Adolf Hitler innalza da Narvik a Creta il vessillo crociuncinato quale simbolo d’un nuovo ordine europeo. Ma nel segno della grande croce solare dei primordi, vede la luce, nello stesso anno, Indogermanisches Bekenntnis, questa silloge in cui Walther Wüst ha raccolto alcuni fra i suoi più notevoli scritti. Dal 1937, quest’insigne orientalista e detentore d’una cattedra all’Università di Monaco ha assunto la guida della Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe, l’importante centro di ricerca per l’eredità ancestrale fondato due anni prima da Heinrich Himmler ed Herman Wirth. Benché questi saggi ci presentino una varietà assai ricca d’argomenti attraverso uno stile quasi rapsodico, ad un’attenta lettura non sfuggirà la trama sottile che li unisce tutti. Dietro il velo delle indagini erudite e la preziosità un poco ricercata delle precisazioni filologiche, noi vediamo prender forma la sostanza lucente del mito nordico-indoeuropeo quale forza unificatrice delle genti d’Europa. È quel «mito del sangue» che già Alfred Rosenberg aveva sentito costituire la coscienza della nuova epoca virile e l’anima della visione del mondo antiborghese inaugurata dalla rivoluzione nazionalsocialista. Che in tale mito si debba ravvisare non il frutto di un’invenzione arbitraria né l’espressione retorica d’una vuota ideologia, ma, al contrario, la confessione stessa dell’uomo europeo inveratasi lungo i millenni della storia, è ciò che Wüst si propone di rivelarci in questo libro, che Thule Italia presenta per la prima volta al lettore italiano.

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