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Destra terminale addio

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COD: ISBN: 9788831430241 Categoria:

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C’era una volta l’avanguardia rivoluzionaria che, almeno dagli anni ‘20 agli ‘80 del Novecento, comprese la realtà prima di tutti gli altri, ne anticipò gli sviluppi e presentò idee forza e modelli politici per la rigenerazione delle nazioni e dei popoli. Quando la storia le diede ragione, coloro che a quell’avanguardia pretendevano di rifarsi passarono bruscamente alla retroguardia, affetti dai disagi di un rapporto difficile con la rivoluzione tecnologica e con tutti i cambiamenti epocali.
Incapaci di assumere il ruolo di punta, persero gradualmente terreno e si rifugiarono in quella che oramai più che una visione politica è una relazione patologica con la realtà. Così diedero vita dapprima a una destra marginale e poi a una destra terminale definitivamente imbarazzante in tutte le sue espressioni “politiche”, che si tratti dell’Europa, dell’Euro, della Russia, del sovranismo salviniano-trumpiano, dei vaccini, della NATO, dell’Iran, della Cina o dei cosiddetti Grande Reset e NWO. Sono un po’ Testimoni di Geova e un po’ Hamish, ma niente di positivo, di vitale, di avvincente.
Ogni giorno che passa, il residuo della destra terminale si perde in un buco nero e si allontana non solo dal suo passato ma da qualsiasi avvenire.
Com’è accaduto? Cosa dobbiamo pensare di ognuna delle perversioni che esprimono il suo attuale portato politico-ideologico?
È utile rendersene conto perché, mentre la destra terminale si congeda da noi e dal mondo, germogliano in tutta Europa piante vive che hanno radici e che fioriranno come dovuto, senza precipitare nei baratri destroterminali.

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