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Gli esuli in patria

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Mariano Renzetti e Fernando Caciolo sono nati ad Anagni, rispettivamente il 26/12/26 e il 17/02/29 ed ambedue, dopo l’8 settembre si arruolarono nella Guardia Giovanile Legionaria del Battaglione “Camilluccia” formatosi a Roma che, accorpato in seguito al 63° Btg.ne “M”, darà luogo alla costituzione della Legione “M” Tagliamento, quale glorioso reparto combattente della R.S.I.
Il 28/04/45, a seguito dell’improvviso crollo della R.S.I. si ritroveranno prigionieri dei partigiani, rischiando ambedue, sebbene in circostanze diverse, la fucilazione, alla quale riusciranno a sfuggire in maniera fortunosa. Il Caciolo in particolare, scampò fortunosamente all’“Eccidio di Rovetta”, nel quale trovarono la morte 43 giovanissimi militi della “Tagliamento”, attuato dai partigiani.
Nell’immediato dopoguerra riprenderanno gli studi, diplomandosi ambedue geometri.
Il Renzetti lavorerà per molti anni nel continente africano quale capocantiere di importanti società edili internazionali; il Caciolo, dopo alcuni anni di attività professionale, passerà alle dipendenze del Comune di Roma, uscendone, da pensionato, quale geometra direttivo.
Entrambi, dopo aver contribuito alla costituzione del M.S.I., uscendo dalla clendestinità, vi militeranno per pochi anni, abbandonando l’attività politica per dedicarsi tenacemente al vano tentativo di rendere giustizia ai loro 43 commilitoni assassinati a Rovetta, quali prigionieri di guerra, e, quindi, ad una solitaria “battaglia culturale di revisione storica”, così come si evince nel presente volume.
32 pagine di illustrazioni fuori testo, formato 17×24

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