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Tra il 1916 e il 1933 l’Europa fu scossa da eventi terribili e grandiosi, dalla prima guerra mondiale alla Rivoluzione russa, all’inflazione weimariana. Ma al tempo stesso, dietro le quinte e attraverso il linguaggio cifrato delle Banche Centrali e della Borsa, un altro grande fenomeno stava prendendo vita: il definitivo passaggio di poteri dall’Europa agli Stati Uniti. Fu quello il periodo in cui l’America divenne il centro del mondo. E insieme, attraverso il cinema e la moda, il luogo sognato da tutto il resto del mondo. Questo predominio americano, che oggi ci appare ovvio, è il risultato di una serie di operazioni che di ovvio non avevano nulla e che ci obbligano a entrare nella storia segreta del nostro secolo, appunto «il secolo americano». Con il rigore e l’acume dell’economista, e anche con una strepitosa capacità di visione dell’epoca, Alvi ha ricostruito una sequenza di vicende decisive, ma che normalmente svelano la loro importanza soltanto ai tecnici. La lettura di questo libro scompagina e arricchisce ogni percezione della nostra epoca – o almeno di quella sua fase che oggi forse si avvia a chiudersi.