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Kosovo . La guerra, le enclavi, la speranza

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Le minoranze non albanesi vivono, dalla fine del conflitto, in uno stato di insicurezza totale. I circa 100 mila serbi rimasti degli originari 300 mila prima dell’inizio della guerra vivono rinchiusi in “enclavi”, ghetti a cielo aperto da cui non possono uscire se non mettendo a rischio la propria incolumità. Questa breve raccolta di saggi ed esperienze racconta come e perché si è arrivati ad avere, dall’altra parte dell’Adriatico, veri e propri campi di concentramento con decine di migliaia di persone rinchiuse all’interno di uno stato fantoccio che gestisce il transito del 90% della droga di tutta Europa ed è governato da ex-terroristi conclamati che hanno fatto, e continuano a fare, del terrore e del sopruso le proprie regole di comportamento. Il libro racconta inoltre la storia di due villaggi e di due realtà: la scuola di Osojane e l’ospedale di Silovo ma soprattutto è l’inizio di un progetto: Accendiamo la Speranza, che mette da parte le parole e trasforma le idee in azioni concrete, a sostegno di famiglie, bambini e pazienti. Con l’acquisto di questo libro potrai contribuire anche tu al sostegno di questa realtà.

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