Product Description
brossura con immagini nel testo.
Le Radio Alternative, cosa hanno rappresentato nella politica del Msi? Che ruolo hanno avuto per i militanti? Sono state un tentativo vincente seppur nel breve termine, nell’ottica di rompere l’egemonia Rai?
Riuscirono a portare nuovo entusiasmo nella destra giovanile? Questo saggio, primo in questo genere di argomento, ripercorre tutte le tappe che hanno portato alla scelta di utilizzare questo mezzo per fare politica, ma anche cultura. Un argomento che fu dibattuto in particolare durante i raduni giovanili del Fronte della Gioventù: i Campi Hobbit. Siamo nel 1977, nascono le radio libere, l’occasione per la destra è propizia per bucare il muro del ghetto. L’autore delinea i motivi della scelta metapolitica di penetrare nella società civile, con l’analisi del cosiddetto gramscismo di destra. Un testo che ha come prerogativa quello di descrivere quel periodo: del perché ci fosse necessità di un mezzo alternativo ai volantini per poter trasmettere le proprie idee. Ma anche come erano organizzate le radio. Le loro programmazioni. Le difficoltà economiche, l’impegno quotidiano di centinaia di volontari sparsi in tutta Italia. Il convegno per tentare la strada del Terzo Polo Radio.Le lunghe testimonianze di quelli che furono i protagonisti di quel periodo, vissuto tra la militanza e il microfono, tra consolle e manifestazioni. La mancanza di un network in grado di creare una vera e propria controinformazione coordinata. Ma anche la scelta del Movimento Sociale di non investire in quel mezzo. La posizione prudente degli almirantiani che comunque parteciparono in forze all’esperienza, contrapposta a quella più evoluta dei rautiani, che invece credettero di più in quello strumento. L’autore ripercorre uno scorcio di vita politica realmente vissuta. Non dimenticando nessuno di coloro che diedero un grande contributo personale ed umano alla sua realizzazione. Con la speranza che sia solo un punto di partenza. Perché il tentativo di raccontare e descrivere tutte quelle cento realtà, darebbe il senso più compiuto di come, per chi lo ha vissuto, quel periodo fu difficile ma allo stesso tempo avvincente.
