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Terra sacra e guerriglia

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COD: ISBN: 9788897766926 Categoria:

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OPUSCOLO SPILLATO

Ci sono dei popoli incontaminati. Ancestrali. Che credono ancora che la terra sia una cosa sacra. Da difendere. A tutti i costi. Uno di questi è quello Karen, che vive nella Birmania Orientale, dove si combatte la guerra più lunga e sconosciuta del mondo. Per raggiungere il loro territorio bisogna partire dalla città di Mae Sot, in Thailandia. Sei ore di viaggio verso sud, costeggiando l’infinita frontiera naturale tra i due Paesi asiatici. Il confine che non c’è si supera clandestinamente, entrando nella fitta vegetazione della giungla, lasciando la strada principale fatta di pericolosi tornanti e checkpoint dell’esercito thailandese. Black area, l’ha definita il governo birmano. Una zona nera dove i giornalisti non possono entrare ma dove tutto è possibile. Si spara a vista e le violenze, che sono iniziate nel lontano 1949 e hanno causato migliaia di vittime, non sono mai finite. I Karen, originari della Mongolia e del Tibet, sono arrivati in queste zone dopo una lunga migrazione nel 730 Avanti Cristo. Animisti, buddisti, cristiani e musulmani vivono tranquillamente in armonia tra loro e con l’ambiente che li circonda. È l’esercito birmano il problema. Da decenni, infatti, tenta di annientare ogni specificità e di arricchirsi con le molte risorse naturali che la regione offre. Ma questo popolo non è rimasto a guardare, ha imbracciato le armi e ha iniziato a combattere. Da una parte c’è chi vuole difendere la terra degli Avi e le proprie tradizioni. Dall’altra chi uccide per soldi e potere. Gli interessi sono, purtroppo, parte integrante di ogni conflitto. Lo sappiamo. E lo sanno bene soprattutto i Karen che lottano da tanto, troppo tempo.

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