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Wagnerismi. Arte e politica all’ombra della musica

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COD: ISBN: 9788830103313 Categoria:

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Compositore, direttore, drammaturgo, poeta, polemista, anarchico, nazionalista teutonico, antisemita, femminista, pacifista, vegetariano, animalista: Richard Wagner “contiene moltitudini”.

«I lettori che si sono lasciati guidare da Ross attraverso il ventesimo secolo con “Il resto è rumore”, pubblicato nel 1007, ritroveranno con piacere la sua competenza e la sua prosa armoniosa. Ma troveranno anche nuove abbaglianti dimensioni della sua erudizione, capace di destreggiarsi tanto tra i grandi eventi storici quanto tra i dettagli della conoscenza di settore»The Washington Post

Nel bene e nel male, Richard Wagner è la figura più influente della storia della musica. Intorno al 1900 il fenomeno noto come wagnerismo saturò la cultura europea e americana e condizionò una folta schiera di artisti. Anarchici, occultisti, femministe e pionieri dei diritti dei gay sentivano Wagner come uno spirito affine. Poi Adolf Hitler lo incorporò nella colonna sonora della Germania nazista e il compositore finì per essere associato all’antisemitismo. Alex Ross ricostruisce senza apologia né condanna quel caotico culto postumo che, lungi dall’essere un fenomeno solo musicale, ebbe un tale ascendente sulle arti e sulla politica da trasformare Wagner nella rappresentazione dell’inconscio cultural-politico della modernità. In molti modi Wagnerismi racconta una storia tragica: un artista che avrebbe potuto rivaleggiare con Shakespeare quanto a portata universale viene distrutto da una ideologia d’odio. Ma la sua ombra aleggia sulla cultura del ventunesimo secolo e la sua capacità ancora intatta di creare divisioni, di indignare e disorientare è parte del suo indiscutibile fascino.

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